Consiste nell'applicazione, mediante adesivi di varia natura (naturali, sintetici, termoplastici) e secondo varie tecniche, di una o più tele di rinforzo al verso di un dipinto su tela.
Un tempo la foderatura rappresentava il più diffuso intervento di consolidamento attuato sui dipinti su tela. Oggi viene eseguito piú selettivamente e consapevolmente; vi si ricorre esclusivamente quando il supporto presenti condizioni di degrado tali da renderla indispensabile, oppure per rinnovare una foderatura datata, che abbia perso la propria funzionalità.
La nostra esperienza plurigenerazionale nell'esecuzione di foderature secondo tecniche e con materiali tradizionali si affianca ad una totale padronanza delle metodologie che prevedono l'uso di resine sintetiche.
Questa competenza, oltre ad un laboratorio completamente attrezzato, forniscono una reale garanzia che l’intervento, se necessario, venga approfonditamente valutato, attentamente pianificato e correttamente eseguito, secondo le esigenze e le peculiarità proprie di ogni opera.
La reintegrazione pittorica, atta a nascondere ed integrare nel contesto le lacune e le mancanze di colore, può essere interpretata in modi differenti , ma conserva la propria caratteristica di reversibilità grazie all'utilizzo di colori specifici per il restauro. Essi vengono affiancati o sostituiti in base alle esigenze, da colori a tempera o acquerello, anch'essi facilmente reversibili. Il ritocco può essere eseguito in modo mimetico, tale da renderlo irriconoscibile, ed avere finalità ricostruttive di parti mancanti. Esiste, d'altra parte, la scelta di interventi che siano riconoscibili, se osservati da breve distanza, e vadano mimetizzandosi nel contesto all'allontanarsi dell'osservatore (rigatino o selezione cromatica), queste tecniche vengono normalmente preferite in ambito museale, dato lo scopo divulgativo delle strutture. Qualsiasi sia la finalità del restauro e, di conseguenza, la tecnica scelta, la qualità dell'intervento pittorico risulta indispensabile al corretto coronamento di una campagna di restauri, deve essere perciò eseguito in modo non invasivo e nel totale rispetto di quanto è originale.
Grazie al supporto della scienza e della tecnologia, nuovi strumenti e materiali vengono sperimentati nel campo del restauro, permettendo la soluzione di problematiche finora irrisolvibili.
Utilizzo della tecnologia laser nella pulitura di opere policrome:
In collaborazione con i fisici del IFAC-CNR di Firenze, che stanno studiando e mettendo a punto una strumentazione dedicata all'intervento su opere d'arte, abbiamo attuato la pulitura di superfici dipinte mediante ablazione laser, ottenendo risultati inaspettati ed insperati che spalancano nuove frontiere applicative di questa tecnica.
Utilizzo dei gel rigidi per la pulitura di superfici sensibili all'acqua
I gel rigidi polisaccaridi (agar-agar, gellano), aumentano la propria viscosità in acqua fino a trasformarsi con essa in una pellicola semisolida, gommosa e flessibile, ciò consente l'utilizzo delle soluzioni acquose e dell'acqua, indispensabili in alcuni interventi conservativi e di pulitura, anche laddove esse risulterebbero dannose in forma libera, rendendo dunque possibili, controllabili e sicuri interventi finora irrealizzabili.